Sandro di Santo

Sandro di Santo, chi non lo conosce?

Io lo conosco da sempre. L’ho conosciuto quando c’era un problema e la FIR era costituita da poche persone, Sandro era il Segretario, maniere spicce ma in fondo collaborazione e buon rapporto non è mai mancato.

Il rugby l’ha nel sangue, non solo perché ha ricoperto il ruolo di Segretario della Federazione, ma perché è stato un giocatore, “un tallonatore”, che si sa è ruolo “nobile” di persone dure e soprattutto con la “testa dura”! Io lo so per certo! Ho giocato tallonatore per tutta la mia vita di giocatore e così anche Sandro giocatore dal 1952 al 1972 con esperienza internazionale fatta con la Nazionale B.

Quando l’impegno agonistico in campo è terminato, quello con il rugby è continuato ricoprendo ruoli e incarichi importanti:

– Presidente del Comitato regionale laziale

– Segretario della Commissione tecnica.

Dal 1974 al 2001 è stato Segretario generale della Federazione Italiana Rugby, a contatto con le Società italiane nel momento più importante per lo sviluppo del rugby italiano che si preparava al Grande ingresso nel “salotto buono” del rugby europeo e mondiale con il “sei nazioni”.

Sandro di Santo ha fatto parte della commissione revisori dei conti FIRA, incarico di grande prestigio nel rugby europeo.

Sandro, oggi in pensione, oltre che interessarsi d’arte come creatore di sculture e altre realizzazioni che originano dal mondo del rugby, mondo del rugby che è la Sua seconda pelle, nel 2008 ha accettato l’elezione a Consigliere del Club Italia Amatori Rugby, al quale dà il Suo apporto di esperienze e di consigli sempre importanti per l’organizzazione e la conduzione, a volte anche con un taglio critico memore dei Suoi trascorsi di onnipotente Segretario FIR, ma sempre ben accettati da tutti Consiglieri.

Le onorificenze ricevute dal CIAR:

  • Targa Chiaserotti “una vita per il rugby”
  • Ovale d’Oro con Fronda d’alloro per oltre 40 anni di ininterrotta atttività a favore del rugby
  • Medaglia d’oro al merito della FIRA

Sandro di Santo è deceduto il 25 gennaio 2015.

Il Club Italia Amatori Rugby e tutto il movimento rugbistico nazionale lo ringraziano per quanto ha fatto, lavoro che sarà di esempio e pieno di ricordi per le crescite “vere” del movimento rugbistico italiano come giocatore e come segretario della Federazione Italiana Rugby.

Grazie Sandro.

Franco Cenobi